Educazione al patrimonio culturale
Il patrimonio culturale può essere agente dei processi di educazione alla cittadinanza e costruzione dell’identità europea. In quest’ottica può contribuire concretamente a migliorare culturalmente e socialmente la vita di ciascuna persona.
L’educazione al patrimonio culturale non può essere considerata una materia d’insegnamento ma, valutati i suoi oggetti (materiali e immateriali) è per sua natura interdisciplinare e, se fondata su metodologie attive e partecipative, dovrà richiedere una forte sinergia tra il territorio e le sue agenzie educative. Di conseguenza dovrà coinvolgere sia gli operatori del sistema formativo formale (scuola, università) sia chi opera negli ambiti dell’apprendimento non formale e informale. Istituzioni, famiglia, scuola, gruppi, mass-media hanno il compito di svolgere questa fondamentale funzione di raccordo delle persone al patrimonio culturale.
L’educazione al patrimonio culturale è riconosciuta come “risorsa strategica per un’Europa sostenibile“ e gli esiti della ricerca scientifica hanno dimostrato, legittimato e validato, la vasta gamma di benefici che l’approccio educativo può determinare nell’ambito culturale - sociale, economico e ambientale. Queste possibilità non sono scritte nel codice genetico delle persone e ogni società nella sua funzione educatrice, per trasferire il patrimonio culturale con i suoi modelli da una generazione all’altra, deve attivare degli adeguati “processi educativi” che si configurano quali strumenti di continuità culturale tra le persone, le collettività partecipative, le società contemporanee e future.